Il formato standard presente in due versioni: quello canonico con colonna laterale diretto (nella colonna laterale vi sono posti il nome e cognome degli sposi e le date delle pubblicazioni - come dicevamo precedentemente - fatte nelle tre domeniche precedenti al matrimonio) e quello indiretto, che nella parte scritta riporta la trascrizione del comune in cui è stata fatta la prima dichiarazione.
L'altra versione è quella che ritroviamo sotto il regime fascista il formato ed il contenuto variano nel corpo riportando all'altezza dei dati dei coniugi non più il testo sotto forma lineare ma a colonne separate da una linea verticale.
In tale versione vengono ristrette le informazioni per far posto ad altri dati di corredo e spesso non molto rilevanti quali la Nazionalità e la Razza a discapito delle informazioni che abbiamo citato nei nostri post precedenti, dei dati indiretti.
Non vengono dunque riportati alcuni dati fondamentali per andare più indietro ma è interessante sottolinearne la differenza.
Nei documenti del periodo fascista si perdono inoltre alcune fondamentali informazioni indirette quali ad esempio l'età dei padri, il loro lavoro e residenza, non permettendoci di andare più in là.
Altra differenza di tali documenti è la completa assenza della sezione dei testimoni anche se la spalla contenente le date delle pubblicazioni ripetute nei comuni di residenza permane.