domenica 13 giugno 2021

Le condivisioni




Buongiorno a tutti, Internauti di Genealogia! 

Oggi voglio portarvi a riflettere sulle condivisioni e sulla loro importanza. 

Con gli strumenti elettronici al giorno d'oggi la ricerca genealogica può essere condivisa tra più persone, ossia la collettività può andare a visionare e/o modificare parti del nostro albero genealogico.

Questo avviene mediante i siti di genealogia come Wikitree, MyHeritage, Ancestry, Family Search, Etc. in modo più o meno garantito. 

Tali sistemi nascono principalmente per due motivazioni etiche:

- Trovare persone lontane anche come parentela che trovano segmenti collegabili ai nostri.

- Aumentare la possibilità di andare più indietro sfruttando ricerche fatte da altri o per raccogliere elementi chiave.

Questo comporta però alcuni fattori importanti e dei prerequisiti che tutti noi dovrebbero tenere bene a mente. 

1) Quando si modificano dati inseriti di un'altra persona bisognerebbe capire con lui perché quel dato no è come risulta a noi e solo dopo modificarlo.

2) L'informazione dovrebbe da ambo i lati essere triangolata ossia dimostrata da più di un documento. 

3) Avviare una costruttiva discussione con il creatore potrebbe portarci a seguire nuove strade che non avevamo previsto e nuovi materiali.


4) Se l'informazione che abbiamo è priva di fonti asteniamoci da modificare dei dati di altri che ne hanno. 

5) Attenzione a quello che facciamo. Ciò che abbiamo davanti potrebbe essere il lavoro di una vita di una persona: portiamogli il massimo rispetto sempre. 

La condivisone di informazioni e degli alberi genealogici è importantissima, esistono anche siti che rendono più o meno disponibili libri, giornali ed altro materiale. 

Dobbiamo sempre tenere a mente che i casi di omonimia o gli errori sono sempre dietro l'angolo. In questa materia e le modifiche non vanno sempre fatte a cuor leggero, pertanto senza una buona base il contatto con l'interessato diventa fondamentale e costruttivo. 

Personalmente ho conosciuto davvero tantissime persone diverse tramite mia personale ricerca e da ognuna ho ricevuto qualcosa ed ho scoperto molte cose. Genealogia è comunità rispettosa, una comunità grande come il mondo intero. 

Esistono molte altre funzioni di condivisione come ad esempio quella in MyHeritage che permette di invitare con più o meno limitazioni d'inserimento altre persone a lavorare su un progetto o un albero con la sola iscrizione al portale, oppure il sistema di Wikitree molto più libero o ancora quello dell'indicizzazione ad arbitri di Famliy Search. 

Per carità, ogni sistema ha i suoi pro e contro, ma se si rispettano i lavori degli altri non diventa un ostacolo ma un pregio e una possibilità concreta di ampliare le proprie conoscenze e informazioni in comunità, regole anche nella società moderna che non abbiamo ancora imparato ad utilizzare a pieno. 

La condivisione comporta maturità anche a livello personale oltre che pratico-etico dato che facciamo tutti parte di una grande storia, quella dell'umanità.

Le Vecchie Storie di una Volta





Buongiorno a tutti.

Oggi mi è capitata una cosa strana: ascoltando la radio ho sentito una trasmissione che leggeva parti di un libro a scopo di recensione. 

Questo libro parlava di una vita, la vita di una madre sopravvissuta a cose indicibili, con i suoi modi, i gesti appartenenti ad un mondo che non c'è più, un mondo antico, un mondo contadino fatto di abitudini, di sguardi e di silenzi.

Mi sono dunque messo a pensare a una domanda che mi viene fatta spesso: "Perché fai Genealogia? A cosa serve sapere il passato della propria famiglia?"

Quelli come me che hanno origini contadine ricordano quel mondo di "fare le cosa a mò", ossia di fare le cose per bene sempre, quel mondo fatto di lavoro duro e ci si accontentava di così poco. 

Io a queste domande risponderei che nel passato avevano valori forti, modi forse non corretti ma narravano con tutto questo l'epoca che stavano vivendo, la situazione storica che stavano passando. 

Sentendo quel racconto sentivo che recuperando i dati genealogici, non fatti solo di date si recuperano anche parti di vita e pezzi di storia che vanno dal personale a quella storica.

Le storie che vengono raccontate spesso sono di guerra ma non ci sono solo quelle alcune raccontano di un periodo economico oppure di una nazione. 

Spesso si sottovalutano tali racconti e quando ci si accorge della loro importanza la fonte primaria o la fonte storica è andata perduta per sempre.

Sono stato piacevolmente sorpreso quando sentendo quel frammento (non potevano di certo leggerlo tutto), ho sentito quel pezzo molto vicino e mi ha trasmesso molto. Ora so che non si ha mai finito d'imparare: nello studio della genealogia anche i testi diventano vitali. 

I libri di storie cittadine ma anche racconti come questo possono darci numerosi indizi sulla nostra ricerca genealogica e diventano importantissimi dato che ogni più piccolo dettaglio è fondamentale in questa branca. 

Anche cose molto più normali possono essere fondamentali e ricordate come scherzi oppure racconti di terzi di avvenimenti mondani come riunioni di famiglie, feste etc. 


Cosa aspettate? Non perdete l'occasione di recuperarne alcune. Fatelo ora!